Nel 1960, lungo il “Corso della Repubblica”, in pieno Centro Storico, il pittore Ettore Gualdini aprì una Galleria d’Arte: la “SALETTA DELLE ARTI”, un piccolo ma confortevole locale, posto dinanzi alla già nota Tipografia di Antonio Grande. La Galleria, una sala non molto grande, munita di un piccolo soppalco che, in seguito, permise allo stesso Gualdini di approntare le cornici per i quadri che sarebbero stati esposti nella Galleria stessa. “LA SALETTA DELLE ARTI”, servì, con l’andare del tempo, a riunire, in quel piccolo spazio, tutti gli artisti della nostra Provincia. Le mostre, collettive o personali si susseguirono settimanalmente, riunendo un pubblico sempre più attento e numeroso. Ettore Gualdini fu il promotore dell’evoluzione artistica e culturale, attraverso le Mostre, ma soprattutto in quelle infuocate e caotiche riunioni che, periodicamente, si tenevano nel piccolo locale, con l’intervento di critici, scrittori, poeti, musicisti, ecc.Tanti furono gli artisti ed i “personaggi” che frequentarono La Saletta di Ettore Gualdini.Ricordo soltanto alcuni: Giovanni Savani, il decano dei pittori ciociari, Francesco De Bernardis, Giovanni De Rosa, Gian Carlo Riccardi, Giovanni Fontana, Lamberto Bracaglia, Fernando Rea, Federico Gismondi, De Ber, Adolfo Loreti, Carlo Marcantonio, Giampistone, Giovanni Filocamo, Italo Scelza, Emanuele Floridia, Carlo Ciuffarella, Vincenzo Bianchi, Luca Lucarelli, Mario Solimena, Pietro Giambelluca, Gaetano Francese, Vittorio Miele, Mario Celletti, Fiammetta De Feo, Ulisse Arduini., Alfonso Capocci, Zoldan (architetto), Daniele Maione (critico d’arte), Antonio Sanguinetti (architetto), Nestore Caggiano (poeta), Giuseppe Bonaviri (scrittore), Nino Cellupica (presentatore), Paolino Colapietro (poeta dialettale), Ercole Maria Martire (poeta) ed altri ancora. “La Saletta delle Arti” funzionò, a pieno ritmo, anche negli anni ’70 e ’80, organizzando scambi culturali con alcune città d’Italia ed anche con l’estero.Concludo, affermando che molti artisti che operano attualmente nella nostra Provincia e fuori, debbono ricordare quegli anni ’60, così felicemente vissuti, tutti insieme, in un reciproco periodico confronto, valido per maturare i progetti ed i sogni di ciascun artista. Dal “passato” al “presente” vorrei che, nella mappa dei Musei delle Biblioteche e delle altre presenze artistico–culturali, si ricordasse che nella città di Frosinone sono stati realizzati monumenti, installazioni, sculture ed altro, da artisti locali e provenienti da fuori: Ernesto Biondi, Umberto Mastroianni, Tommaso Gismondi, Gian Carlo Riccardi, Fernando Rea, Vincenzo Bianchi, Fausto Roma, Pietro Giambelluca, Tullio Perticone.
Gian Carlo Riccardi