DISMISURA nasce a Frosinone agli inizi del 1972, come Rivista di produzione e critica culturale (prevalentemente letteraria) organo dell’ Associazione culturale omonima, fondata da un manipolo di scrittori e poeti (tra cui, oltre al direttore Alfonso Cardamone, G. Bonacquisti, N. Caggiano, A. Camilli, N. Sferrazza), ma anche di artisti (tra cui G. Fontana, A. Loreti, G. Riccardi, “Collettivo Fiore-Varroni-Gramaglia Artisti”, e successivamente L. Bracaglia e F. Rea) e operatori culturali della Provincia di Frosinone. Con il numero di apertura del 1973, la Rivista si dava una linea e un metodo che ne avrebbero segnato per lungo tempo le fondamentali indicazioni di percorso. Così, recuperato il ruolo “rivoluzionario” delle sovrastrutture, “l’aspra tensione all’obiettivo, al progetto del futuro possibile e migliore” veniva a configurarsi come “impegno di ricerca (e di produzione) nel senso della controcultura come momento di negazione dei valori dominanti e di prefigurazione dei valori dell’ «uomo nuovo», libero dallo sfruttamento di classe, dall’oppressione politica ed istituzionale, dalle manipolazioni culturali e psicologiche”. Successivamente, il Direttore aveva modo di precisare che “quel metodo e quella linea ci paiono dare ragione della coesistenza, nelle pagine di Dismisura”, di più tendenze letterarie, aggiungendo che comunque mai l’una avrebbe dovuto pretendere “di porsi come esaustiva delle infinite possibilità che l’impegno sulla realtà polivalente dell’uomo e della storia pone a chiunque si rifiuti alla soggezione alla brutalità del dato”, e concludendo, “Soprattutto: perché riteniamo che sia (in tutti i campi) la tolleranza e mai la violenza il cavallo della rivoluzione” (1975). Contemporaneamente DISMISURA si apriva progressivamente a collaborazioni sempre più qualificate e di respiro nazionale e internazionale. Il fascicolo che chiudeva l’annata 1976, un importante numero speciale dedicato al teatro, preparava un decisivo punto di svolta che veniva sancito dall’ Assemblea di rifondazione di Coriano di Rimini. L’editoriale di apertura dell’anno 1977, a firma di Fernando Mastropasqua, docente universitario di Storia del Teatro e dello Spettacolo, si apriva con queste parole: “Dismisura muore e rinasce il 2 novembre 1976 per opera di una ventina circa di ... male alloggiati in questo mondo”. Dismisura rinnovata vede affiancarsi al nucleo storico sopravvissuto (A. Cardamone, E. Fiore, G. Fontana, P. Quadrozzi) nuovi redattori e nuovi collaboratori, operatori culturali, letterati, studiosi, poeti, artisti e scrittori di grande rilievo, alcuni impegnati nelle Università, tra i quali ricordiamo M. Bernardini, M. Carlino, M. Cardamone, Z. Carloni, E. Cocco, M. Dall’Acqua, A. di Sora, M. Lo Forti, S. Lutrario, G. Manetti, F. Mastropasqua, S. Morato, S. Nonvel Pieri, A. Paolella, M. Pieri, A. M. Pinazzi, M. Pisicchio, G. Prampolini, G. Quadrozzi, L. Salvadori, F. Silvestro, T. Tarquini, R. Tessari, P. Varroni.Un nuovo slancio redazionale si avrà a partire dal 1988 quando, a fronte di qualche “perdita” locale, nuovi redattori e collaboratori allargheranno oltre “misura” l’area di incidenza culturale della Rivista. A partire dal numero monografico “mediterranea” ( aprile 1988) e fino al “il tempo della festa” del 1998, Dismisura può annoverare nuove e prestigiose firme come, tra gli altri, A. Adriano, M. Amato, A. Carbonari, M. Cardillo, R. Chiapperini, P. Cinque, E. Costabile, F. De Napoli, S. Fabris, B. Fioriglio, G. Fontanelli, U. Fracassa, A. Gareffi, M. Giancaspro, M. Lunetta, G. P. Maragoni, G. Panella, C. Pecci, W. Pellegrini, A. Piromalli, L. Rea, A. Ricci, R. Runcini, R. Scasseddu, V. Segneri, E. Serafini, L. Tagliaferri, F. Tamburro, P. Terrminelli. Dalla Russia collabora G. Zappi, dagli Stati Uniti F. Zangrilli, dalla Spagna F. A. del Val.Nel 2000, quasi trent'anni dopo la fondazione, Dismisura compie… il salto in rete: dal n.120 (fant)a(smatico), diviene, come aperiodico, una delle principali attività editoriali del portale www.graffinrete.it. I fascicoli della Rivista sono stati affiancati, nel corso degli anni, dai supplementi monografici dei Dismisuratesti; mentre tra le iniziative intraprese dall’ Associazione culturale ricordiamo i due importanti eventi di rilievo internazionale del “Joyce Day” (1982), a cura di R. Manica e F. Silvestro, e di “elektronpoiesis” (1987), a cura di A. Cardamone e G. Fontana.
Alfonso Cardamone