Per poter offrire al lettore l’esatta immagine di quello che rappresentò il Teatro Club per coloro che ci lavorarono e per tutta la provincia di Frosinone,dovrò partire da lontano,e precisamente dagli anni 59’ e 60’ quando il sottoscritto dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti e il Centro Sperimentale di Cinecittà a Roma,entrò nella R.A.I. Televisione Italiana,lavorando per circa due anni con lo scenografo Cesarini da Senigalia.Purtroppo il mio modo di concepire l’arte,fin da allora eranno aperte alla sperimentazione e all’avanguardia.Tutto questo,all’interno dell’Azienda R.A.I.,mi procurò un improvviso allontanamento dal lavoro televisivo.In questo modo pagai il mio voler proporre idee e concetti allora veramente innovativi.Tornai a Frosinone,presi l’abilitazione per l’insegnamento di Storia dell’Arte e Disegno,e nel settore dell’arte decisi di ripartire dalla Provincia.Iniziai così,a costruire giorno dopo giorno i presupposti che mi avrebbero portato a poter realizzare le mie idee nel teatro e nelle arti visive.Sostenuto,allora dall’Ente Nazionale Assistenti Lavoratori (Enal),Presidente avv.Armando Riccardi e Direttore Ernesto Cardamone,iniziai riunendo giovani appassionati di teatro e di recitazione,formando gruppi e Compagnie.(Compagnia Stabile città di Frosinone,la nuova Compagnia dei Giovani,il Teatro Laboratorio,il Gruppo teatro Sperimentale –Arti Visive-).Partimmo da piccoli e scomodi locali,fino ad arrivare al Teatro Nestor,il cui proprietario di allora Bruno Bianchini,ci favoriva nell’affitto del locale.Seguirono gli spettacoli nel Salone d’Onore dell’Amministrazione Provinciale,nella sala dell’Alleanza Contadini,nella sala della Prefettura ed altri locali.Memorabile e indimenticabile il primo spettacolo presentato presso il Teatro Nestor –Il rinoceronte- di E.Ionesco,completamente stravolto nell’allestimento dalla mia regia,- Proposta- sempre al Nestor,-Cerimonie- ed altri messe in scena con la regia del sottoscritto.Questi spettacoli con grandi sacrifici riuscivamo a portarli in tutte le città della provincia di Frosinone,ed anche fuori dal comprensorio con grande successo.Ma questo nomadismo non poté durare a lungo,l’esigenza di poter usufruire di un locale tutto nostro ci indusse ad affittare,dopo lunghe ricerche un locale,ex istituto di bellezza in via del Plebiscito num.23.Sotto la mia spinta ed il coraggio di pochissimi amici che credettero nell’impresa e nel mio modo di fare teatro,ripulimmo con le nostre mani il locale,lo rimettemmo a nuovo e in pochi giorni lo trasformammo in un accogliente bomboniera teatro di cento posti a sedere con un antingresso tutto ricoperto di tendaggi di velluto,eleganti lampadari e comode poltrone di velluto rosso,per permettere negli intervalli degli spettacoli di gustare un tonico aperitivo o un ottimo gelato offerto dal Bar di Guido Celani,situato proprio dinanzi al teatro.Nacque così,il Teatro Club,in poco tempo famoso in tutta la provincia.Per la prima volta nel capoluogo operò un locale fornito di tutti gli accessori di scenotecnica (dal palco smontabile in settori,ai punti luce forniti di reostati,ai camerini ai bagni ecc..).Insomma un piccolo Teatro Nestor.Ma all’interno del Teatro Club,oltre a fare teatro ogni settimana si susseguirono manifestazioni artistiche che andavano dai concerti di musica classica,alle conferenze,alle performances di poesia e di letteratura,al canto,alla danza e soprattutto ai dibattiti.Un vero e proprio –Cenacolo- dove tutti potevano trovare o ritrovare una loro dimensione e nello stesso tempo recitare e vivere a 360° l’emozione del palcoscenico.Sarebbe troppo lungo elencare gli spettacoli,le performances,gli happening,che puntualmente venivano rappresentati nel Teatro Club e poi,con il tempo a Roma,Napoli,Perugia,Todi,Spoleto ecc.E’ impossibile oggi ricomporre il mosaico di tutti i nominativi di coloro che fecero parte o collaborarono nel Teatro Club;posso soltanto dire che da questo storico locale mossero i primi passi quasi tutti gli esponenti teatrali che attualmente operano a Frosinone o in Provincia.Un’altra iniziativa portante e messa in atto dal Teatro Club fu quella di condurre gli abbonati a vedere gli spettacoli più importanti del momento nei teatri romani (Adriano,Quirino,Eliseo,Argentina ecc..).Verso gli anni 80’ e 90’,essendo entrato a far parte della ricerca teatrale romana con i Carmelo Bene,i Memè Perlini,i Giancarlo Sepe,i Mario Ricci,i Nino de Tollis,i Pippo Di Marca ed altri,non mi fu più possibile dedicarmi al Teatro Club.Ormai operavo con l’avanguardia romana nei principali teatri Off.Per questi motivi il Teatro Club,anche per esigenze economiche si chiuse lasciando l’eredità di una tale impresa ad altri volenterosi.Oggi,alla luce di quei fermenti così vivi e interessanti che caratterizzarono l’apertura del Teatro Club debbo forse pentirmi di non aver accettato le proposte di alcuni fra i più noti teatranti romani che avrebbero acquistato il locale,creando un continuativo rapporto tra la città di Roma e Frosinone.La storia particolareggiata con nomi,date,spettacoli,dalla nascita alla morte del Teatro Club in via del Plebiscito num.23 è fissata sulle pagine di una rubrica settimanale che scrissi,anni addietro,con la collaborazione dell’attuale direttore Dario Facci sul quotidiano Ciociaria Oggi.Chi volesse consultarla si possono trovare le copie del giornale rilegate in un piccolo volume presso le biblioteche dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Frosinone.
Gian Carlo Riccardi