Il Comune di Frosinone, grazie alla volontà e all’impegno dell’amministrazione guidata dal Sindaco Nicola Ottaviani, è stato il primo ente pubblico in Italia ad avere avviato una politica concreta di riduzione dei costi della politica. Fin dal giorno seguente al proprio insediamento, infatti, la giunta Ottaviani ha dato corpo al progetto “Solidiamo”, annunciato e presentato durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2012, che prevedeva il taglio del 50% degli stipendi dei politici comunali (sindaco e assessori in primis) e l’accantonamento dei soldi risparmiati in un fondo speciale, denominato appunto “Solidiamo” per finanziare progetti di natura sociale. All’esito dell’iter procedurale, culminato con le deliberazioni di giunta e di consiglio comunale del settembre 2012, si è proceduto al taglio ufficiale del 50% delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Un atto concreto, tangibile con cui si è dato seguito a quanto già annunciato in campagna elettorale. L’amministrazione Ottaviani ha voluto dare un segnale forte ai politici di professione, che hanno scambiato la politica per un lavoro, intendendola come fonte di reddito, anziché come volontariato sociale o come missione civica. Si fa politica non per obbligo, ma per aiutare la gente a risolvere i propri problemi e chi fa politica, in nome di un bene superiore, deve saper rinunciare a qualcosa di proprio e non pensare alla dimensione autoreferenziale del proprio “particulare”, per usare un termine caro a Guicciardini. Per questo l’amministrazione Ottaviani ha voluto tendere la mano ai cittadini per far capire che, coloro ai quali hanno dato le delega per costruire una città e una società migliori, stanno dallo loro parte e non stanno occupando il potere per meri fini personalistici.
Nel Paese, in questi ultimi anni, cittadini e classe politica hanno marciato in direzioni opposte, parlando due lingue diverse e rimanendo distanti anni luce. La classe politica ha chiesto sacrifici; ha imposto cure da cavallo, trattamenti lacrime e sangue ai cittadini, salvo poi non arretrare di un millimetro dalle proprie posizioni di privilegio in barba a una povertà dilagante e alla disperazione di tanti giovani in cerca di un lavoro. Davanti al vuoto degli annunci, che più volte si sono sentiti a livello nazionale, l’amministrazione Ottaviani ha compiuto un gesto vero che ha, poi, una finalità di indubbia valenza sociale, visto che i soldi, risparmiati dalle indennità dei politici comunali, confluiranno in un fondo che finanzierà progetti di sostegno per giovani e anziani della nostra città. Il progetto Solidiamo vuole rafforzare il valore della solidarietà, aiutando chi si trova in condizioni disagiate e dando uno speciale sostegno alle famiglie, in particolare a quelle numerose, che spesso si trovano a dover affrontare difficoltà, rese talvolta più acute dalla mancanza o dall’insufficienza del lavoro, e vuole contribuire a costruire una società solidale che abbia a cuore il futuro delle nuove generazioni.
Le finalità del progetto Solidiamo
Il fondo, alimentato per cinque anni di consiliatura, finanzierà due distinte proposte, denominate “Progetto Anchise” e progetto “FormAzione”, al fine di sostenere la realtà degli anziani e quella dei giovani studenti del capoluogo, creando una favorevole interazione nei due rispettivi ambiti.
Il progetto Anchise, a favore degli anziani, è articolato su corsi di formazioni per l’utilizzo di internet e dei social network, favorendo la comunicazione con le nuove tecnologie; corsi di attività fisica ed educazione alimentare; corsi di musica e ballo, per incrementare la socializzazione; formazione di operatori “over 60” che possano svolgere attività di supporto alle istituzioni comunali.
Il progetto FormAzione, a favore dei giovani, prevede 40 borse di studio all’anno da 1.000 euro ognuna, per gli studenti più meritevoli delle scuole medie superiori, unitamente a 15 borse di studio di 3.000 euro ognuna per gli studenti universitari; coinvolgimento di giovani disoccupati e precari in attività lavorative legate al progetto Anchise.
In entrambi i progetti sarà fissato un tetto di reddito calcolato sul quoziente familiare, in quanto tale forma di solidarietà sarà indirizzata in favore delle famiglie maggiormente esposte all’attuale crisi economica, ma che non vogliono rinunciare alla possibilità del proprio miglioramento sociale attraverso l’investimento sulla cultura dei propri figli e su un rinnovato concetto dell’idea di Terza Età.
I numeri di Solidiamo
Le indennità di funzione mensili, sulla base della normativa attualmente vigente, dei componenti della Giunta Comunale sono le seguenti:
Con la decurtazione volontaria del 50% per il progetto Solidiamo le indennità saranno così parametrate:
La distinzione fra indennità intera e dimezzata tra gli assessori si giustifica con il fatto che, tra i nove assessori, ve ne sono alcuni che svolgono lavoro dipendente per cui hanno diritto ad una indennità già dimezzata in partenza.
Il risparmio mensile netto, solo per gli emolumenti della giunta, è di 10.645 euro che, su base annua, è di 127.740 (per il solo anno 2012 è di 34.426,80 euro).
Per quanto attiene al consiglio comunale l’indennità del presidente è di 1.019,16 euro mensili lordi, mentre il gettone di presenza è di 32,50 euro. Con la riduzione del 50% l’indennità del presidente scende a 509,58 euro e il gettone di presenza del consigliere a 16,25 euro per un risparmio, su base annua, sul presidente di 6.114,96 euro e di 30.000 euro circa per i consiglieri comunali. Per il 2012 si prevede un risparmio di 12.038,32 euro netti.
Pertanto ogni anno per il progetto Solidiamo possono essere accantonati 163.854,96 euro (quasi 820.000 euro nella proiezione sul quinquennio della consiliatura) risparmiati sulle indennità di sindaco, assessori, presidente del consiglio comunale e sui gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il risparmio è al netto delle tasse che graveranno, invece, sul residuo percepito da sindaco, assessori, presidente del consiglio comunale e consiglieri comunali.