Il Comune di Frosinone, la Casa Circondariale di Frosinone e l’Associazione Gruppo Idee hanno stipulato una convenzione per l’inserimento di persone detenute in attività formative prioritariamente destinate allo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Il progetto è nato per perseguire il fine del reinserimento sociale dei condannati, ed ha come elemento fondamentale di riferimento l’occupazione lavorativa durante l’espiazione della pena e l’orientamento e l’inserimento al lavoro per il futuro post detentivo.
Si tratta di un progetto sperimentale, che fa di Frosinone il primo ente locale in Italia a portare avanti un’esperienza di così vasto respiro e così articolata, e che vede coinvolti sei detenuti (per un massimo di dieci), impegnati in attività formative che faranno curriculum, finalizzate ad offrire, in prospettiva futura, opportunità lavorative ai medesimi soggetti per un completo reinserimento sociale.
I detenuti in questi mesi sono stati impegnati principalmente in attività di manutenzione del verde pubblico.
“E’ un progetto del quale andiamo orgogliosi – ha detto il vice sindaco e assessore all’ambiente Fulvio De Santis – un’esperienza pioneristica che vuole dare una significato alla previsione dell’articolo 27 della Costituzione”.
“Questo protocollo d’intesa – ha detto poi il sindaco Nicola Ottaviani – attiva un circuito virtuoso che nasce da un dialogo positivo tra istituzioni e che vede nella tensione alla coesione sociale l’unica via d’uscita per la rinascita del Paese. Come amministrazione abbiamo voluto dare pieno significato al nostro ruolo, perseguendo il duplice obiettivo di tendere la mano e offrire un’opportunità a chi sta cercando un pieno reinserimento nella società e contribuendo, grazie alle preziosa opera dei detenuti impegnati nelle attività previste dal protocollo, a mantenere il decoro cittadino”.